CONSACRAZIONE
secondo il metodo di San Luigi Maria Grignion de Montfort

Ogni anno, la sera della domenica di Pentecoste, i pellegrini di Chartres si consacrano (o rinnovano la loro consacrazione) alla Santa Vergine Maria davanti al Santissimo Sacramento esposto nella cappella allestita nel mezzo del campo di Gas.

Questa devozione è molto importante e fruttuosa per il cammino di ogni cristiano, per la propria purificazione e santificazione: Maria Santissima è la via più  sicura per giungere a Dio!

Durante i 33 giorni che precedono il pellegrinaggio, potete seguire il percorso proposto nelle pagine sotto indicate, per preparavi al pellegrinaggio ed alla consacrazione. Le letture e le preghiere proposte per ogni giorni vi permetteranno di meditare e di rendervi pronti.


STRUTTURA del mese di preparazione

Per poter ricevere quotidianamente le meditazioniutili alla preparazione, entrate nei gruppi Whatsapp e/o Telegram. Le meditazioni, in formato audio, sono tratte da p. Francesco Avidano, Un segreto di felicità – Filotea mariana (1961).

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Nel giorno di introduzione (giorno 0), si consiglia la lettura del testo in fondo a questa pagina (Presentazione dell'Atto di Consacrazione) e l'ascolto della presentazione che verrà pubblicata sui gruppi (0. Premessa - Mese di preparazione).

Il percorso è strutturato in 4 periodi:


Prima della meditazione recitare il Santo Rosario e pregare il Veni Creator Spiritus

Le preghiere da recitarsi nei diversi periodi verranno comunicate man mano nei gruppi.

VENI CREATOR SPIRITUS

Vieni, o Spirito creatore,

visita le nostre menti,

riempi della tua grazia

i cuori che hai creato.


O dolce consolatore,

dono del Padre altissimo,

acqua viva, fuoco, amore,

santo crisma dell'anima.


Dito della mano di Dio,

promesso dal Salvatore,

irradia i tuoi sette doni,

suscita in noi la parola.


Sii luce all'intelletto,

fiamma ardente nel cuore;

sana le nostre ferite

col balsamo del tuo amore.


Difendici dal nemico,

reca in dono la pace,

la tua guida invincibile

ci preservi dal male.


Luce d'eterna sapienza,

svelaci il grande mistero

di Dio Padre e del Figlio

uniti in un solo Amore.


Sia gloria a Dio Padre,

al Figlio, che è risorto dai morti

e allo Spirito Santo

per tutti i secoli dei secoli.


Amen.


Veni, creátor Spíritus, 

mentes tuórum vísita, 

imple supérna grátia, 

quae tu creásti péctora.


Qui díceris Paráclitus, 

altíssimi Donum Dei, 

fons vivus, ignis, cáritas, 

et spiritális únctio.


Tu septifórmis múnere, 

dígitus patérnae déxterae, 

tu rite promíssum Patris, 

sermóne ditans gúttura.


Accénde lumen sensibus, 

infúnde amórem córdibus, 

infírma nostri córporis 

virtúte firmans pérpeti.


Hostem repéllas lóngius 

pacémque dones prótinus; 

ductóre sic te praevio 

vitémus omne nóxium.


Per Te sciámus da Patrem 

noscámus atque Fílium, 

te utriúsque Spíritum 

credámus omni témpore.


Deo Patri sit glória,

et Fílio, qui a mórtuis 

surréxit, ac Paráclito, 

in saeculórum saecula.


Amen.

CALENDARIO del mese di preparazione

INTRODUZIONE
Lunedì 15 aprile

PRIMI 12 GIORNI

1° giorno: martedì 16 aprile

2° giorno: mercoledì 17 aprile

3° giorno: giovedì 18 aprile

4° giorno: venerdì 19 aprile

5° giorno: sabato 20 aprile

6° giorno: domenica 21 aprile

7° giorno: lunedì 22 aprile

8° giorno: martedì 23 aprile

9° giorno: mercoledì 24 aprile

10° giorno: giovedì 25 aprile

11° giorno: venerdì 26 aprile

12° giorno: sabato 27 aprile


SECONDO PERIODO - I settimana

13° giorno: domenica 28 aprile

14° giorno: lunedì 29 aprile

15° giorno: martedì 30 aprile

16° giorno: mercoledì 1° maggio

17° giorno: giovedì 2 maggio

18° giorno: venerdì 3 maggio

19° giorno: sabato 4 maggio

SECONDO PERIODO - II settimana

20° giorno: domenica 5 maggio

21° giorno: lunedì 6 maggio

22° giorno: martedì 7 maggio

23° giorno: mercoledì 8 maggio

24° giorno: giovedì 9 maggio

25° giorno: venerdì 10 maggio

26° giorno: sabato 11 maggio


SECONDO PERIODO - III settimana

27° giorno: domenica 12 maggio

28° giorno: lunedì 13 maggio

29° giorno: martedì 14 maggio

30° giorno: mercoledì 15 maggio

31° giorno: giovedì 16 maggio

32° giorno: venerdì 17 maggio

33° giorno: sabato 18 maggio

ATTO DI CONSACRAZIONE

domenica 19 maggio

PRESENTAZIONE dell'Atto di Consacrazione
a cura di Notre-Dame de Chretienté

La pratica per eccellenza suggerita dalle apparizioni di Fatima è la consacrazione a Dio attraverso il Cuore Immacolato di Maria. 

 

Ma cosa significa consacrare? Il termine “consacrare” ha diversi significati. Quello che qui ci interessa è quello del “riservarsi per Dio”. Consacrare un oggetto, un edificio, un luogo, significa che quell'oggetto (un calice per esempio) o questo edificio (una chiesa per esempio) sono riservati a Dio, per celebrare il suo culto e che non possono più̀ essere utilizzati per altro uso.

 

Possiamo anche dedicare una persona (o un gruppo di persone). In questo caso la persona conserva la sua libertà, ma promette di seguire Gesù e di vivere secondo la sua legge. Quando una persona si consacra, ad esempio, al Sacro Cuore, si dona interamente a Gesù: gli dona il suo corpo, la sua anima, i suoi beni esteriori, i suoi beni interiori (virtù e meriti), tutto ciò che ha in sé per natura e per grazia. Con il suo atto di consacrazione riconosce a Nostro Signore il pieno e completo diritto di disporre di tutti i suoi beni per il trionfo della sua Chiesa. Consacrarsi significa impegnarsi ad essere strumento docile nelle Sue mani. Promettiamo obbedienza indefettibile a qualunque cosa Egli ci chieda. 

 

Ecco come Pio XII spiegava cos'era una consacrazione: «La consacrazione alla Madre di Dio […] è un dono intero di sé, per tutta la vita e per la eternità; è un dono non di pura forma o di puro sentimento, ma effettivo, compiuto nella intensità della vita cristiana»[1]

 

Perché consacrarti? 

Cosa possiamo aspettarci da una consacrazione? Con il suo atto di consacrazione la persona appartiene a colui al quale si è consacrata. Di conseguenza, sarà di sua proprietà e potrà quindi pretendere di godere della protezione che qualunque “proprietario” concede a ciò che possiede. 

 

Così, nel cerimoniale di consacrazione di una famiglia al Sacro Cuore, si chiede a Dio di «benedire le nostre imprese spirituali e temporali, di allontanare i nostri affanni, di santificare le nostre gioie, di sollevare le nostre pene». 

In un messaggio radiofonico indirizzato al Belgio, Pio XII dichiarava: «Mettendo le vostre attività personali, familiari e nazionali sotto l’egida di Maria, invochiamo la sua protezione e assistenza in tutti gli sforzi che realizzeremo». 

Dedicandoci a Nostro Signore o alla Madonna, avremo una guida che ci proteggerà dai passi falsi, che ci riporterà sulla retta via se andiamo fuori strada. Saremo protetti dai pericoli e dalle insidie del diavolo. 

 

Un altro bene che apporta la consacrazione è la pace (quella dell'anima in primo luogo, ma anche quella temporale) come pure la conversione dei peccatori. Nella consacrazione del genere umano al Cuore Immacolato di Maria fatta da Pio XII il 31 ottobre 1942, il Papa chiedeva: «Voi, o Madre di misericordia, impetrateci da Dio la pace! e anzitutto quelle grazie che possono in un istante convertire i cuori umani, quelle grazie che preparano, conciliano, assicurano la pace!»[2].

 

Ecco quanto insegna anche san Luigi Maria Grignion de Montfort: «Consacrarsi dunque a Maria significa proprio sceglierla come Madre, non solo per la protezione fisica della nostra persona, ma ancor più̀ e innanzitutto per donare è la pienezza del potere materno sulla nostra anima. La madre, nella famiglia umana, ha potere sui suoi figli. Li protegge in due modi: tenendo lontani da loro i pericoli e le minacce, a volte senza che nemmeno se ne accorgano; anche consigliandoli e guidandoli, affinché́ facciano buon uso della loro libertà».

 

Possiamo consacrarci a Maria? 

In genere ci consacriamo a Dio, al Sacro Cuore, a Cristo Re. Tuttavia, le chiese sono spesso dedicate alla Beata Vergine o ai santi. Ma la consacrazione a Maria è talvolta oggetto di dibattito. Ad esempio, nella prefazione all'Enciclica Redemptoris Mater, un teologo afferma: «Ci si può dedicare solo a Dio creatore, non a una creatura, perchè questa sarebbe idolatria». Consacrarsi alla Beata Vergine sarebbe dunque idolatria. Tutta la Tradizione smentisce questa infelice affermazione. Nel corso del tempo, tali consacrazioni sono state fatte e hanno portato frutti. E la Chiesa non ha mai espresso la minima obiezione. 

 

Noi, infatti, ci consacriamo alla Santissima Vergine durante i Battesimi, i Matrimoni, le Cresime, le Comunioni solenni. In molte parrocchie, ad esempio, è consuetudine al termine della cerimonia del Battesimo portare il bambino all'altare della Beata Vergine e lì consacrarlo alla Madonna. 

Nel suo Trattato sulla vera devozione alla Beata Vergine, san Luigi Maria Grignion de Montfort ci incoraggia a consacrarci alla Beata Vergine. 

Il 1° aprile 1836, il parroco d'Ars consacrò la sua parrocchia a Maria concepita senza peccato. L'11 dicembre dello stesso anno, padre Desgenettes consacrò la parrocchia di Notre-Dame des Victoires al Cuore Immacolato di Maria. 

Diversi paesi sono stati consacrati al Cuore Immacolato di Maria. I vescovi portoghesi consacrarono il Portogallo il 13 maggio 1931, poi ancora il 13 maggio 1938 e il 13 ottobre 1942.

Pio XII consacrò il mondo il 31 ottobre 1942 e nuovamente l'8 dicembre. La Polonia fu consacrata nel 1946 e l'Australia nel 1948, ecc. 

 

Non vi è quindi alcun dubbio che sia possibile consacrarsi alla Madonna e più specificatamente al suo Cuore Immacolato come da lei richiesto per la Russia il 13 luglio 1917. 

Tuttavia il termine “consacrazione” o “consacrarsi” non ha lo stesso significato per Dio e per un santo. È analogo. Solo Dio può possedere totalmente la nostra persona. Ci doniamo a Maria perché́ lei ci doni a Dio. È chiaro che la consacrazione mariana è relativa a Dio. La Santissima Vergine non è mai la tappa finale e nemmeno la via in senso stretto. È il luogo dove Dio vuole essere trovato. 

 

Questo punto è stato sviluppato in modo notevole da san Luigi Maria Grignion de Montfort nel suo Trattato sulla vera devozione alla Beata Vergine. Ad esempio, al n. 115, raccomanda di «intraprendere, continuare e finire tutte le proprie azioni per mezzo di Lei, in Lei, con Lei e per Lei, a fine di compierle per mezzo di Gesù Cristo, in Gesù Cristo, con Gesù Cristo e per Gesù Cristo, nostro ultimo fine». 

 

E poco più̀ avanti, al n. 120, precisa: «Essendo Maria la creatura più conforme a Gesù Cristo, ne segue che tra tutte le devozioni, quella che consacra e conforma di più un'anima a Nostro Signore è la devozione a Maria, sua santa Madre, e che più un'anima sarà consacrata a Lei, più sarà consacrata a Gesù Cristo. La perfetta consacrazione a Gesù Cristo, quindi, altro non è che una consacrazione perfetta e totale di se stessi alla Vergine santissima e questa è la devozione che io insegno».

 

Lo scopo finale della consacrazione alla Madonna è quindi andare verso suo Figlio. Questo è anche l'insegnamento della Madonna a Fatima. Il 13 giugno 1917 disse alla piccola Lucia: «Il Mio Cuore Immacolato sarà il tuo rifugio e il cammino che ti condurrà fino a Dio» 

 

In cosa consiste la consacrazione? 

La consacrazione consiste nel donare a Dio, attraverso la Vergine Maria, tutta la nostra persona, con tutto ciò che è e tutto ciò che ha. 

Possiamo dire che il Battesimo è la nostra prima consacrazione, perché è attraverso di esso che inizia realmente il culto vero ed unico, l'unico capace di essere approvato dal Padre celeste, che vede, nel battezzato, l'uomo incorporato al Cristo. 

Ma poiché il Battesimo è deciso, per i bambini piccoli, da un'altra persona e quindi accettato dalla Chiesa, è necessario rinnovare questo atto in altri momenti, affinché sia una decisione veramente personale e consapevole del cristiano. Questi momenti possono essere: prima Comunione, Cresima, professione religiosa, Matrimonio, Ordinazione sacerdotale, ecc. 

In questo atto, che è fondamentalmente rivolto a Cristo, assegniamo alla Vergine in un titolo speciale, che le è proprio: quello di Madre di Dio e Madre nostra, quello di Madre del Redentore, e invochiamo la sua intercessione affinché i nostri atti personali abbiano l'efficacia e la forza necessarie. E come disse Pio XII nel messaggio radiofonico indirizzato al Belgio già citato: «Gli promettiamo di non intraprendere nulla che possa dispiacergli e di conformare tutta la nostra vita ai suoi orientamenti e ai suoi desideri».

 

La consacrazione consiste quindi nel promettere a Maria di ricorrere filialmente e costantemente a Lei e di vivere in dipendenza abituale da Lei, per giungere ad un'unione più intima con Nostro Signore e, attraverso Lui, con la Santissima Trinità presente in noi. 

Il motivo è, dice san Luigi Maria Grignion de Montfort, che Dio vuole usare Maria nella santificazione delle anime, dopo averla usata nell'Incarnazione, e aggiunge: «È mio personale convincimento che nessuno possa giungere ad un'intima unione con Nostro Signore e ad una perfetta fedeltà allo Spirito Santo, senza una grandissima unione con la Vergine santa ed una grande dipendenza dal suo soccorso. [...] Già piena di grazia quando fu salutata dall'arcangelo Gabriele, Maria ne fu ricolma con sovrabbondanza quando lo Spirito Santo stese su di lei la sua ombra ineffabile Poi crebbe talmente di giorno in giorno e di momento in momento in quella duplice pienezza, che raggiunse un grado di grazia immenso e inconcepibile. Pertanto, l'Altissimo l'ha costituita unica depositaria dei suoi tesori e unica dispensatrice delle sue grazie, perché essa nobiliti, innalzi e arricchisca chi vuole, faccia entrare chi vuole nella via stretta del cielo [...]. Dappertutto e sempre Gesù è il frutto e il figlio di Maria. Dappertutto Maria è il vero albero che porta il frutto di vita, la vera madre che lo genera».

 

 

Inoltre, sarebbe una mancanza di umiltà non ricorrere frequentemente al Mediatore universale che la Provvidenza ci ha donato come vera Madre spirituale per formare Cristo in noi, ovvero per formarci spiritualmente a immagine del Figlio di Dio. 

 

Ci viene quindi consigliato di donare a Maria i nostri beni esterni, se ne abbiamo, affinché ci protegga da ogni attaccamento alle cose terrene e ci ispiri a farne il miglior uso. È opportuno dedicarle il nostro corpo e i nostri sensi, affinché li conservi in perfetta purezza, per consegnargli anche la nostra anima, le nostre facoltà, i nostri beni spirituali, virtù e meriti, tutte le nostre buone opere passate, presenti e future. 

In pratica, questa dipendenza totale da Maria è l'abbandono fatto alla Beata Vergine di tutto ciò che è comunicabile ad altre anime nelle nostre buone opere, affinché possa disporne secondo la volontà del suo divin Figlio e per la sua maggior gloria. 

 

È a questo scopo che ci consacreremo (o rinnoveremo la nostra consacrazione) al Cuore Immacolato di Maria domenica 19 maggio al campo Gas sulla strada verso Chartres. 

 

NOTA BENE: 



Santi Francesco e Giacinta, pregate per noi!

San Michele Arcangelo, custode della Francia, prega per noi!

Sacro Cuore di Gesù, speranza e salvezza delle nazioni, abbi pietà di noi! 



[1] Pio XII, Discorso alle Congregazioni mariane di Roma, 21 gennaio 1945.

[2] Pio XII, Preghiera per la consacrazione della Chiesa e del genere umano al Cuore Immacolato di Maria, 31 ottobre 1942.